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Cupra
PRESENTAZIONE

Ecco la storia di Cupra Marittima.
Finalmente! Esclamera' qualcuno dopo tanti anni di attesa. Mentre io mi accorgo, che per un tal complesso della problematica cuprense ci sarebbero voluti ancora molti anni: ho bruciato le tappe.
Non sono stato io a scegliere il tema, ma il tema ha scelto me. Ero tanto desideroso di sapere e di conoscere la storia del mio paese; percio' mi sono avvicinato al tema e l'ho trovato ammirevole. cosi' press'a poco scriveva Gabriel Hanotaux nella prefazione di Jeanne d'Arc.
Sono stato chiamato a vivere in quell'oasi di alta spiritualita' cristiana e di vita cenobica, ove nello stesso tempo i Benedettini conducono gli studi con costante pazienza e con dotte ricerche.
Sono stato posto in una citta' di cultura cosmopolita, Venezia, detta la citta' del libro; ma anche la citta', che nel cuore stesso del suo centro storico si ricollega religiosamente ed artisticamente a San Basso e al mio paese. Il tema mi ha indotto in un intenso ed esteso lavoro: conoscenza di alcuni momenti delle scienze, geologia e paleogeografia, religioni antiche ed etnologia, linguistica ed etimologia, botanica e biologia; studio dell'antica letteratura greca e romana, della cartografia monumentale e degli itinerari, dei vari settori dell'archeologia, litotecnica ed epigrafia, arte e costruzioni antiche; ricerche paleografiche negli archivi di Cupra Marittima, Fermo, Ripatransone, Roma; collezione di notiziole, storiche ed artistiche, poetiche e folcroristiche, disseminate sui tanti libri a stampa; comparazione di scritti talora contrastanti e di opinioni non sempre equanimi, inquadratura dell'insieme. Non si trattava di scrivere qualche vecchia storia, a parte il romano ad opera del Colucci, ma comporre per la prima volta la storia paleolitica, protostorica, medioevale e moderna.
Dopo aver studiato, comparato, riflettuto, ho scritto.
Ho scitto quel poco che ho trovato sui codici, libri e pietre, prima che il materiale relativo a Cupra Marittima vada del tutto disperso, ho descritto quanto ho veduto, come in una sequenza cinematografica, intorno alla storia del paese.
Ecco la genesi del mio lavoro. Quale il risultato ?
Sono esposti fatti e documentazioni in piena obiettivita'; sono ricercate le cause ed illustrate le conseguenze; si pongono nuovi orientamenti a vecchie teorie; vengono suscitati e risolti nuovi problemi, finora impensati. Certe affermazioni, che si presentano alquanto sintetiche, sono il risultato di lunghi anni di riflessione. La complessita' dei problemi cuprensi e' tale che ognuno di essi dovrebbe essere trattato con l'estensione e l'approfondimento di altrettante tesi. Questo sara' possibile con specializzate ed ulteriori pubblicazioni, o da parte mia, se a Dio piacera', con il materiale a disposizione ovvero con l'impegno dei giovani cuprensi.
Non ho avuto altre pretese che contribuire in parte alla conoscenza del mio paese.
Ringrazio quanti mi hanno offerto il loro aiuto.
Leggo nella Sacra Scrittura (II,Maccabei, 15, 37-39): "E qui finisce il mio studio. Se l'esposizione della materia e' riuscita ottima e quale si conviene alla storia, e' proprio quanto io stesso desideravo. Se invece risulta mediocre e di scarso valore, è quanto di meglio ho potuto rendere. D'altronde come è sgradevole bere sempre vino e sempre acqua, mentre è dilettevole alternare le bevande, così l'arte di esporre la storia potrebbe non riuscir gradita ai lettori, qualora la soverchia esattezza non suscitasse polemiche. Punto e basta.

Cupra Marittima 12 novembre 1975
Bernardo Faustino Mostardi


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