SAN BASSO - NIZZARDI E CASTELLAMMARE DI CUPRA

SAN BASSO - NIZZARDI E CASTELLAMMARE DI CUPRA

Indice( da "San Basso da Nizza a Cupra" )
Nei primi anni del VI secolo, la Gallia è funestata da terribile e prolungata carestia. Allora dal 508 al 511 Cassiodoro, ministro del re Teodorico, da Ravenna invia alcune lettere alle città marittime d'Italia, ordinando di recare grano e cibarie in Gallia. Come Venezia, espressamente invitata da Cassiodoro, e come tutte le città portuali dell'Adriatico, anche Cupra Marittima deve avere contribuito a soccorrere le popolazioni galliche. A questi anni pare risalga la venuta di profughi da Nizza a Cupra Marittima. Essi hanno costituito una colonia in contrada Tholignano.

La zona loro assegnata era delimitata a nord dal fiume Menocchia, ad ovest dal torrente Tholignano, a sud dalla strada per Villa Santi, ad est dal torrente Rigatello. Nelle carte d'archivio la zona è detta Castrum ad Mare, contrada Castellammare o Palazzo a Mare. La tradizione cuprense, attestata già dal Civalli nel XVI secolo, fino ad oggi continua a chiamare Nizza quella contrada. Nelle pergamene medioevali, alcuni personaggi abitanti in Val Menocchia sono detti "de Nicia". Ai nostri giorni sono ancora denominati "de Nisce" le famiglie Marchetti, come lo erano in passato le famiglie Paci con i rami Paccasassi, già Pace Sassi e Paccaroni. I rapporti commerciali tra Cupra Marittima e la Provenza erano efficienti fin dall'epoca romana.

In occasione della venuta dei profughi nizzardi pare, sia stato traslato il corpo di San Basso, vescovo di Nizza e martire sotto Decio imperatore. La presenza del sacro corpo a Nizza è attestato fino alla metà del V secolo. San Valeriano, che fu vescovo di Nizza dal 439 al 458 e presenziò al Concilio di Reims(444) e di Arles(453), ha lasciato alcune omelie recitate in onore di San Basso, riportate dall'Ughelli nella sua "Italia Sacra". Poi le testimonianze nizzarde tacciono e subentra la tradizione cuprense.

Il corpo di San Basso, giunto via mare, fu deposto poco sopra il porto di Cupra Marittima nella contrada mensula, fuori le mura della città romana e presso la sorgente dell'Acqua Santa, poi detta di San Basso. Al sopraggiungere del sacro corpo si è costruita una nuova chiesa? Ovvero si è adattata una precedente chiesa paleocristiana? Oppure si è trasformato un tempio pagano in chiesa cristiana? Secondo la tradizione fu costruito un parvolum oratorium e in seguito una basilica. La trasformazione di un tempio pagano potrebbe sembrare legittima, quando si pensi che in quel terreno sorgevano costruzioni romane, come attestano le lapidi, che vi si possono ancora leggere.